Bollette non pagate: il Comune di Napoli rischia di rimanere al buio

Pubblicato 
mercoledì, 07/11/2012
Di
Ugo Marseglia

A Napoli tutto è possibile. E’ dal 2010 che il Comune non paga le bollette alla Ati Citelum, la società che  fornisce e gestisce la rete della pubblica illuminazione in tutto il territorio cittadino. Il debito accumulatosi è gigantesco, infatti Palazzo San Giacomo deve versare più di 40 milioni di euro.

Quando ci fu il bando di gara per la fornitura dell’elettricità si giunse all’accordo secondo cui il Comune di Napoli avrebbe dovuto versare un acconto di 2,5 milioni di euro a partire da settembre. Invece è dal 1 luglio 2010, ossia il giorno in cui è iniziato il servizio, che la Ati Citelum non incassa i fondi necessari.

Un portavoce della società ha fatto presente che ogni mese, per garantire i servizi di illuminazione, vengono anticipati dalla Ati circa 1,6 milioni di euro e che quindi se il Comune non inizierà presto a pagare dovranno sospendere il servizio e lasciare la città al buio proprio a ridosso del periodo natalizio.

Nel frattempo, preoccupati per i propri stipendi, i dipendenti della società elettrica hanno dato vita ad un sit-in davanti al municipio. In realtà ad essere a rischio non solo gli stipendi ma ben 60 posti di lavoro.

Vincenzo Accardo della Filctem- Cgil Napoli afferma che il Comune sta tentando in tutti i modi di far recuperare del credito all’azienda ma che purtroppo  per il momento nessuno sa come trovare questi soldi.

 

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