Una storia come poche, quella accaduta in questi giorni a Napoli grazie all'intraprendenza ed all'amore di una ragazzina di 17 anni. La giovane in questione, infatti, ha preso tutto il coraggio che aveva e si è fatta in quattro per salvare la vita del fratello dalle mani di uno spacciatore. O, perlomeno, per far sì che questi non potesse più nuocere ad altre persone.
Andiamo con ordine. La ragazza, che ha preferito rimanere anonima per non incorrere in ritorsioni, assisteva giorno dopo giorno al veloce declino a cui la droga stava portando inesorabilmente suo fratello di soli 16 anni. Dopo aver deciso di pedinarlo è riuscita a scoprire il luogo in cui si andava a rifornire della "merce", nonchè la casa in cui abitava lo spacciatore.
Il passo successivo è stato immediato: appostarsi per numerosi giorni sotto il domicilio del pusher per capirne orari, spostamenti e le visite degli altri clienti. Dopo aver annotato con cura tutti i particolari necessari, ha scritto una dettagliata lettera di denuncia, lasciata alla stazione dei Carabinieri di via Lepanto, a Fuorigrotta. Il comandante Tommaso Canino ed il maresciallo Carmine Fimiani non hanno avuto perplessità: la lettera raccontava il vero. E si concludeva con delle parole molto commoventi: " Ho deciso di denunciare quel mostro non perché con il suo arresto mio fratello si possa salvare, ormai lo ha rovinato per sempre... ma per salvaguardare la tranquillità di altre famiglie".
Dopo aver fatto irruzione nell'appartamento dello spacciatore, i carabinieri non sono vi hanno trovato la droga, ma anche 18 banconote da 50 euro contraffatte e alcuni proiettili calibro 9. Vincenzo Giordano, questo il suo nome, di 27 anni è risultato incensurato ed è stato arrestato. È uno dei componenti di una famiglia della Pompei bene e, proprio per questo motivo, gli investigatori hanno deciso di indagare tra le famiglia insospettabili e facoltose della zona.