I problemi relativi alla manutenzione ordinaria dei mezzi di trasporto napoletani adesso toccano anche la linea 1 della Metropolitana, finora rimasta sempre ai margini dei disagi subiti dalla cittadinanza.
L'assessore alla Mobilità, Anna Donati, ha detto chiaramente che "ci sono treni del metrò fermi in deposito che non possiamo riparare perché non ci sono soldi per pagare la manutenzione ordinaria". Fino ad ora, i treni utilizzati sono sempre stati nove, più due di supporto sempre disponibili in deposito in caso di guasti. Adesso, sono solamente sette, ma il problema riguarda il numero di carrozze.
Infatti, i nove treni che prima circolavano avevano quasi tutti 6 vagoni, per cui il totale delle carrozze andava dalle 50 alle 54; i sette treni rimasti, invece, hanno quasi tutti 4 vagoni, più i due della navetta Università.
Metronapoli non riesce a pagare i propri fornitori, quindi ha dovuto tagliare anche alcune corse: la frequenza è sempre stata di circa 7 minuti, adesso invece va dai 9 ai 15.
L'assessore Donati ha spiegato che le due partecipate dei trasporti, Anm e Metronapoli vantano 350 milioni di crediti nei confronti del Comune. Se arrivassero i soldi del fondo salva-comuni si potrebbe cominciare a pagare parte dei debiti e provvedere alla manutenzione.
È la diretta conseguenza dello sblocco dei fondi governativi non ancora arrivati: il decreto 174 non è stato ancora avviato e Napoli è in attesa dei soldi che le spettano. I consiglieri comunali hanno anche iniziato uno sciopero della fame per fare pressioni sul governo inadempiente.
Come sappiamo, anche gli autobus della Anm non hanno la possibilità di uscire dai depositi per mancanza dei pezzi per la manutenzione ordinaria. Una piccola nota positiva, però, c'è: l'amministrazione ha annunciato l'arrivo di 5 milioni di euro utilizzabili a questo scopo, nonchè l'aumento della flotta di bus di 150 unità.
Ricordiamo, infine, che venerdì 22 c'è lo sciopero nazionale del trasporto pubblico. Saranno garantiti orari e servizi minimi.
Fonte dati: Mattino Napoli