Il sindaco De Magistris ha risposto ad una serie di importanti domande poste in una intervista del quotidiano il Mattino sulla situazione in cui si trova il comune di Napoli. Dalle risposte si evince che attualmente il problema principale è quello della mancanza di fondi, i conti del comune sono in rosso. De Magistris ha dichiarato che la colpa è del complotto governativo che tramite il decreto anti-dissesto di Monti & c. intende dissestare completamente la città e che ha lasciato nelle casse comunali molti più debiti che crediti. Le sue parole sono dure, afferma di aver ereditato un deficit di 850 milioni di disavanzo e di 1,5 miliardi di debiti (una eredità della Iervolino) e conferma che il decreto “Salva Comuni”, emanato per aiutare gli enti in difficoltà (da lui ribattezzato invece come “Decreto Affossa Comuni”) non ha fatto altro che indebolire ancor di più la già fragile ossatura della città.
“È il nulla per due motivi. Il primo è che non sono per Napoli ma sono su un fondo di appena 500 milioni che vale per tutti i Comuni. In secondo luogo, dico che è il nulla perché per avere “quel nulla” il governo ci chiede in cambio di alzare al massimo le tasse, di tagliare il salario ai dipendenti comunali, di alzare le tariffe sui servizi essenziali, altro che aiuto è uno sgarrupo”.
De Magistris ha assicurato che non ha alcuna intenzione di abbandonare la città nel pessimo stato in cui ora si trova e che nella lista arancione che verrà presentata il 12 dicembre lui non ci sarà: “Io non mi candido. Non mollerò, continuerò a fare il sindaco e a lottare perché anche Napoli possa avere un’adeguata rappresentanza nel prossimo Parlamento”.