Dieci rappresentanti dell’estrema destra extraparlamentare di Napoli sono stati arrestati dalla sezione Ros dei carabinieri con l’accusa, tra le altre cose, di banda armata, detenzione e porto illegale di armi e di materiale esplosivo, lesioni a pubblico ufficiale e attentati incendiari. Inoltre, le accuse riguardano anche una riunione non autorizzata in luogo pubblico e la messa in opera di attentati, con bottiglie incendiarie, ad un centro sociale di Napoli.
Le indagini si focalizzano su diversi gruppi organizzati, tra qui quello di Casapound. Inoltre, le associazioni sono accusate di aver organizzato gli scontri di piazza della primavera del 2011 a Napoli e che coinvolsero esponenti di destra e di sinistra.
Tutta l’operazione coinvolge, oltre alle province di Napoli, anche quelle di Salerno e Latina.
Gli individui arrestati sono accusati anche di aver effettuato aggressioni di tipo squadrista nei confronti dei propri avversari politici. Inoltre, secondo le ricostruzioni, in alcune delle loro riunioni ci si ispirava fortemente al Mein Kampf di Hitler e si incitavano i nuovi militanti, tramite indottrinamento, all’antisemitismo e all’odio razziale.
Secondo alcune intercettazioni telefoniche, alcuni di questi militanti avevano in progetto di violentare una ragazza ebrea e di incendiare l’oreficeria di un uomo ebreo. Tra i detenuti c’è anche la figlia di un ex senatore dell’ Msi poi passato ad An: Emanuela Fiorino.
Secondo i membri di Casapound, questi arresti sarebbero stati fatti “ad orologeria” e con un tempismo non casuale poichè avvenuti ad un mese dalle prossime elezioni politiche e proprio “poche ore prima dall’ammissione delle liste di Cpi alle elezioni politiche”. Ciò è quanto ha riportato il loro leader, Gianluca Iannone.
Fonte foto copertina: NapoliToday.it