La sfida tra pizzaioli napoletani e Mc Donald's arriva sul Washington Post

Anche il Washington Post ha dedicato un articolo alla “rivolta” dei pizzaioli napoletani contro Mc Donald’s!

Il  giornale americano Washington post ha dedicato un ampio articolo alla diatriba che si è accesa tra Mc Donald’s ed i pizzaioli napoletani.

Come ricorderete, infatti, la nota catena di fast food, per un rilancio commerciale dell’azienda, ha diffuso uno spot in cui un bambino sceglie di mangiare un ipercalorico Happy Meal, invece della tradizionale e genuina pizza. La polemica, da quel momento, ha assunto proporzioni gigantesche, dividendo l’opinione pubblica.

Le reazioni

Il Washington post riporta le parole di Eduardo Pagnani, titolare dell’antica pizzeria napoletana Brandi, secondo il quale la pubblicità risulta ridicola e la scelta fatta dal bambino è una blasfemia, perché la pizza è ricca di ingredienti di qualità, pur essendo economica. L’articolo continua proponendo altre reazioni, come quella di Massimo Di Porzio, vice presidente dell’Associazione Verace Pizza Napoletana, che considera la pubblicità come un attacco a uno dei simboli della dieta mediterranea, che è la base di una corretta e sana alimentazione.

L’idea di Sorbillo

Il pizzaiolo Gino Sorbillo, invece, si è dimostrato creativo proponendo un pacchetto simile all’Happy Meal. Afferma, infatti, di aver inventato per i bambini la Happy Pizza, una pizzetta dal costo di soli 2€, accompagnata da un simpatico magnete o un segnalibro, raffiguranti i prodotti tipici partenopei.

Lo spot napoletano

Nell’articolo, infine, si parla anche del divertente spot di risposta realizzato a Napoli dal blogger Egidio Cerrone, in cui un bambino napoletano doc decide di mangiare una pizza a portafoglio (cioè piegata in quattro parti) rifiutando, con divertenti espressioni veraci, l’hamburger che i genitori gli avevano proposto. Un video d’impatto che ha riscosso grande successo!

E voi, invece, cosa scegliete?

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Scritto da Valeria Muollo
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