Riapre al pubblico dopo più di 50 anni la Cappella di Santa Maria dei Pignatelli a Napoli, un bellissimo gioiello rinascimentale del centro storico!
La Cappella di Santa Maria dei Pignatelli è il primo monumento ad essere stato restaurato dal progetto “Centro Storico di Napoli – Sito UNESCO” che sarà riaperto al pubblico. È un vero e proprio gioiello del centro antico della città ed è rimasta chiusa per più di 50 anni, trasformata addirittura in un deposito abusivo per sedie.
Da oggi lunedì 25 giugno 2018, invece, ci sarà nuova vita per la Cappella e alle 18.00 avverrà l’inaugurazione con il Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Lucio d’Alessandro, il Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, i fratelli Fabio e Giovanni Pignatelli, il sovrintendente per l’Archeologia, le belle arti ed il paesaggio per il Comune di Napoli, Luciano Garella, il direttore del Museo di Capodimonte, Sylvain Bellenger e i membri del team del Suor Orsola Benincasa, attuale proprietaria.
La Cappella di Santa Maria dei Pignatelli si trova presso il Largo Corpo di Napoli ed ospiterà anche la Cattedra permanente di Culture d’Europa Cappella Pignatelli, il cui primo ciclo di lezioni magistrali inizierà proprio un’ora o l’inaugurazione. Le lezioni riguarderanno “Gli splendori della Scuola Musicale Napoletana” e saranno curate da Paolo Isotta. Inoltre, la cappella sarà anche la sede di quattro appuntamenti del Napoli Teatro Festival dedicati al musicista Rossini, eventi che inizieranno alle 19.00 da oggi 25 giugno a giovedì 28 giugno.
I lavori di restauro nella Cappelle
I lavori sono durati circa 4 anni ed hanno riguardano principalmente gli elementi decorativi interni, la pavimentazione in marmo e quella in cotto e in maioliche. In questo modo, il pubblico potrà nuovamente ammirare i monumenti rinascimentali della famiglia Pignatelli. Durante i lavori è stato anche rinvenuto un affresco del XVI secolo dietro l’altare.
La storia e le importanti opere della Cappella
I due importanti monumenti funerari sono il sepolcro di Carlo Pignatelli, realizzato dai Malvito nel 1506-07, e la piccola cappella di Caterina Pignatelli, realizzata dallo scultore spagnolo Diego de Silóe nel 1513-14. Nonostante le sue origini trecentesche, è stata rimaneggiata nei secoli e nel ‘700 ha assunto forme barocche che permangono ancora oggi.
Durante il ‘900 è stata oggetto di vandalismi e degrado, ma negli stessi anni la famiglia Pignatelli decise di donarla all’Università Suor Orsola Benincasa per far sì che tutti potessero visitarla. Da allora sono stati tanti i lavori di restauro, fino a quelli attuali che finalmente la restituiscono al pubblico.