Gli juventini rispondono: auto in fiamme e poliziotto ferito

Napoli-Juventus è stato teatro di assalti e parapiglia, innescati ad hoc da una parte e dall’altra delle tifoserie. Tutto ha avuto inizio ieri, quando il bus che trasportava i calciatori bianconeri allo Stadio San Paolo finiva nel mirino di una cerchia di supporters partenopei, rei di aver lanciato uova, pietre e quant’altro a ridosso dei finestrini del mezzo circolante lungo il viale Augusto.

Un gesto, questo, da condannare sicuramente, a cui, però, è seguita la reazione degli ultràs juventini. Un gruppo di 300 tifosi bianconeri ha tentato l’assalto al San Paolo nel corso dell’intervallo, cercando di rompere il cordone di poliziotti per affluire indisturbati all’interno del settore ospiti della struttura sportiva. Un agente della questura di Torino è rimasto ferito nella colluttazione.

Tifosi juventini disordini

Marciando verso l’impianto, i facinorosi si sono lasciati alle spalle una diecina di auto danneggiate irrimediabilmente, di cui una mandata anche alle fiamme. Le forze dell’ordine sono riuscite a sventare il peggio facendo sì che l’afflusso avvenisse in maniera organizzata.

Si fa presente che l’area circostante al misfatto è soggetta a sistemi di videosorveglianza, e che presto i filmati verranno visionati nelle sedi opportune per identificare i protagonisti della vicenda.

Intanto, la questura di Napoli ha già reso noto che, al termine della gara, la polizia ha provveduto a fermare uno degli autobus diretti in Lombardia, identificando 50 tifosi juventini (valutata per loro l’ipotesi del Daspo) e arrestandone uno per possesso indebito di fuochi pirotecnici.

Napoli-Juventus si è conclusa sull’1-1, ma la vera battaglia s’è consumata fuori dal terreno di gioco.

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Scritto da Nadia Napolitano
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