Il Natale si festeggia in ogni spazio, anche nelle scuole. Nessuna, però, ha proclamato la sacralità del presepe come la scuola Giancarlo Siani di Mugnano. Il 17 dicembre, per tre giorni, alcune aule della struttura si sono trasformate in grotte, locande e negozietti del lontano ‘600.
Non poteva mancare, ovviamente, la caverna con la natività. Persino il corridoio che collegava le varie stanze è stato appositamente allestito con attività passate, il tutto accompagnato da un cielo notturno ricolmo di stelle. I protagonisti di questa rappresentazione sono stati i piccoli alluni della scuola materna che, nonostante la loro età, sono divenuti dei grandi attori.
Lo stesso Francesco Troncone, scenografo del presepe vivente, ha dichiarato di essere rimasto sorpreso dal lavoro. Non si aspettavano che la rappresentazione potesse divenire così bella, reale ed emozionante. Durante il lavoro si sono accorti che mettendoci impegno potevano avvicinarsi il più possibile al classico presepe napoletano del 600.
Non si è trattato solo di uno spettacolo che ha permesso ai piccoli alunni di scendere in campo e rendere orgogliosi i propri genitori, ma anche una rappresentazione che ha aiutato i bambini meno fortunati. I visitatori potevano devolvere un’offerta per partecipare alla raccolta fondi destinata a “Shalom”, la struttura di Villaricca che aiuta i bambini delle famiglie disagiate.
La scuola di Mugnano è riuscita ad attirare l’attenzione di molti, anche la nostra. Non potevamo non evidenziare lo stupefacente lavoro svolto in questa scuola. Visto il successo, il presepe dei bambini potrebbe essere replicato anche l’anno prossimo, o almeno si spera.
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fonte foto: Monica Giordano