Francobolli falsi: l'ultima frontiera del business della camorra

A seguito delle ultime indagini degli investigatori sembra che la falsificazione e la vendita di francobolli contraffatti sia un altro lucroso business della camorra. Durante le indagini compiute dagli agenti della Polizia Postale in alcune tabaccherie di Giugliano e Sant’Atimo è stato scoperto che sono stati venduti per lungo tempo dei titoli falsi.

Dalle prime ore della mattina è in corso un’estesa operazione della Polizia Postale e delle Comunicazioni della Campania.  Questa è oramai la fase finale di complesse indagini che hanno richiesto molti mesi di meticoloso lavoro e che hanno consentito di individuare le rivendite che fornivano al pubblico le affrancature contraffatte. Ovviamente, tutti gli acquirenti si recavano in buona fede nei rivenditori autorizzati senza poter sospettare della truffa. Sono stati i servizi di sicurezza di Poste Italiane ad accorgersi delle affrancature false e a far scattare le indagini.

In un solo giorno di perquisizioni sono stati sequestrati oltre 10mila francobolli che secondo gli inquirenti sono stati molto probabilmente immessi nel mercato da persone che sono in legame con alcuni clan camorristici.  Infatti la camorra non è estranea al fenomeno dato che tra titolari di rivendite di valori bollati ed indagati sono state trovate persone che risultavano già sottoposte ad indagini da parte della D.D.A. napoletana per concorso esterno al clan Mallardo ed implicate in estorsioni ai danni di imprenditori del giuglianese.

 

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Scritto da Ugo Marseglia
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