FELImetrò: 250 murales di Felice Pignataro nella stazione di Piscinola

Lo scorso venerdì 20 settembre è stata inaugurata dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris FELImetrò, l’esposizione di 250 murales realizzati dall’artista Felice Pignataro all’interno della stazione della metropolitana di Piscinola-Scampia.

Felice Pignataro è stato un artista napoletano, scomparso nel 2004, che ha trascorso la sua intera vita a realizzare iniziative ed attività volte alla riqualifica dei quartieri di Scampia, Piscinola e Secondigliano insieme alla moglie Mirella. Nel 1981 ha fondato l’associazione culturale GRIDAS, con l’obiettivo di stimolare un risveglio nelle coscienze dei cittadini napoletani e di promuovere una partecipazione attiva alla crescita della città.

I murales di Pignataro hanno rappresentato da allora un supporto visibile a questa rivoluzione pacifica, evocando battaglie sociali, l’energia presente nel tessuto cittadino, la voglia di riscatto sociale di chi ha trovato nel GRIDAS un punto di riferimento, grazie ad attività creative come cineforum e diversi laboratori artistici. Anche il Carnevale di Scampia è una sua iniziativa, diventata ormai una tradizione da più di vent’anni. Pignataro è diventato, grazie al suo progetto, “il più prolifico muralista del mondo” con le sue più di 200 opere sparse in giro nell’hinterland napoletano.

Grazie ad una raccolta di 800 firme raccolte dal 2005, da venerdì scorso 250 murales di Felice Pignataro saranno esposti per sempre all’interno della stazione della metropolitana di Piscinola-Scampia, che diventa così un vero e proprio simbolo di riscatto sociale dedicato a chi per questo quartiere disagiato ha fatto davvero tanto.

FELImetrò propone un viaggio all’interno del mondo artistico di Pignataro, tra riproduzioni fotografiche di momenti significativi come il Carnervale di Scampia, immagini iconografiche di battaglie ed ingiustizie nel mondo, e coloratissimi murales che evocano il desiderio di riscatto e la voglia di rendere Scampia un quartiere vivibile e sereno.

Mirella Pignataro, moglie di Felice, era presente all’inaugurazione dell’esposizione e ha così commentato l’iniziativa:

Seguiamo la vicenda dal 2005, i murales di Felice nel quartiere sbiadiscono, la gente vuole ricordarlo conservandone alcuni nel metrò. Il progetto ha poi appassionato tutti quelli che ci hanno lavorato, dallo staff Metronapoli agli operai. Felice continua a contagiare la gente. L’obiettivo dell’installazione è trasferire agli altri uno stile di vita in cui non esistono il lucro e l’interesse del singolo ai danni della collettività. È convincere le persone a condividere con gli altri ciò che sanno fare. Solo la solidarietà dal basso può renderci migliori, insegnarci a vivere con rispetto e dignità

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Scritto da Valentina D'Andrea
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