La Corte dei Conti, tramite il procuratore regionale della Campania Tommaso Cottone ha espresso molte preoccupazioni per le gravi difficoltà finanziarie ed economiche dei comuni italiani, compresi quelli della nostra regione. Cottone ha fatto sapere che le condizioni di dissesto sono molto profonde e che occorre riflettere seriamente sulle misure da intraprendere per far fronte alla situazione.
I settori maggiormente in crisi sono quelli della sanità e degli enti locali, cioè “i centri di spesa più gravanti”, anche se, fortunatamente, sembrano essere anche i settori in cui c’è più voglia di migliorare. “Non possiamo naturalmente rimanere inerti davanti agli illeciti e interveniamo, magari anche nostro malgrado, quando il mancato rispetto della legge viene dalla volontà di garantire i servizi” ha detto Cottone, perché nonostante si rilevino comportamenti virtuosi in questi campi, le illiceità sono tante e grandi.
Nonostante questo quadro molto disperato, è apparso che la Regione Campania sia in miglioramento, almeno dal 2008. In quell’anno, infatti, si rilevano i primi passi avanti, ma è oggi che la risalita si è fatta più sensibile. Il presidente della sezione regionale campana della Corte dei Conti Vittorio Lomazzi ha detto che è stato analizzato il bilancio 2010 della Regione Campania e si è rilevato che quell’anno, e anche nel 2011, la situazione è migliorata di molto.
“C’è ancora il deficit, ma possiamo dire che è stata imboccata la strada giusta, anche per quanto riguarda la sanità”. Inoltre, specialmente per il comune di Napoli, “ci sono grossi problemi contabili e di personale, ma sono i problemi dei grandi Comuni”.