Da Napoli un progetto innovativo per una sonda sulla Luna: lo scudo ideato da tre studenti

Scudo di raggi cosmici da Napoli alla Luna

Lo scudo di raggi cosmici che andrà con una sonda indiana sulla Luna è stato realizzato da tre giovanissimi studenti di Napoli!

Si chiamano Mattia Barbarossa, Altea Nemolata e Dario Pisanti e sono i tre ragazzi napoletani che hanno progettato l’innovativo scudo per i raggi cosmici che il 28 dicembre 2017 partirà insieme ad una sonda che raggiungerà la Luna. Si tratta di tre studenti di 16, 19 e 22 anni che partecipano al progetto della compagnia spaziale indiana TeamIndus, che li ha personalmente scelti per concorrere al contest Google Lunar Xprize.

L’esperimento dei tre giovanissimi ragazzi consiste in un rilevatore di raggi cosmici che ha lo scopo di proteggere la sonda che dalle radiazioni e, quindi, potrebbe avere applicazioni anche in altri contesti, ad esempio per proteggere gli astronauti nello spazio. Questo scudo è stato costruito nel laboratorio scientifico del liceo Villari di Napoli ed è stato proprio Mattia ad avere l’idea geniale: usare i cianobatteri per assorbire le radiazioni. Si tratta di batteri estremofili, che quindi resistono a condizioni estreme, e questa intuizione gli è valsa la vittoria nella selezione Up2Moon dedicata agli under 25.

Il prototipo dovrà pesare non più di 250 grammi ed essere grande quanto una lattina, per cui il lavoro è reso ancora più complicato da queste limitazioni. Ma Mattia, Altea e Dario non si sono mai dati per vinti e da mesi lavorano con passione e dedizione al loro progetto, facendo le ore piccole al pc e nei laboratori, dopo essersi dedicati ai compiti scolastici. E sicuramente il loro progetto sarà fondamentale perché, per quando avverrà l’allunaggio nel gennaio 2018, mentre la sonda esplorerà la Luna, il loro scudo la proteggerà dai raggi cosmici.

La loro squadra si chiama Space4Life e chissà che in futuro la loro idea davvero potrà essere fondamentale per “colonizzare” altri pianeti o satelliti, primo fra tutti Marte.

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Scritto da Fabiana Bianchi
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