Rifiuti a Napoli, De Magistris: "è l'anno dell'impiantistica alternativa"

La situazione rifiuti a Napoli è, da tempo immemore ormai, uno dei più assillanti problemi della città e proprio in questi giorni sembra esserci un inasprimento della crisi dovuta al mancato smaltimento che compete Regione e Provincia, non Comune.. In modo più evidente accade in quartieri come Fuorigrotta, Poggioreale, ma anche Chiaia e Quartieri Spagnoli.

Il vicesindaco Sodano, già qualche giorno fa, ha annunciato alcune delle misure che sarà necessario intraprendere per affrontare la situazione e tra queste vi è un aumento dei trasferimenti in Olanda per sopperire alla chiusura del termovalorizzatore di Acerra. Lo stesso Sodano ha spiegato che  “il trasporto in altre regioni costa 170 euro circa a tonnellata; portandoli in Olanda costa circa 109 euro; quindi c’è anche un risparmio”.

Inoltre, si sta avviando una collaborazione con la Regione per evitare che si torni ai cumuli di rifiuti abbandonati per le strade. Si è anche parlato di tre impianti “digestori anaerobici del trattamento della frazione umida” perchè c’è la ferma intenzione di non costruire un termovalorizzatore a Napoli. Il primo sarà costruito a Scampia e gli altri due, tramite il project financing, saranno costruiti nell’area Occidentale e in quella Orientale della città.

Anche il sindaco Luigi De Magistris ha parlato di impiantistica alternativa per lo smaltimento dei rifiuti e ha espresso il desiderio che uno degli impianti “previsti in città venisse realizzato già nel corso di quest’anno”
Ha anche detto che le gare degli impianti di “partiranno a breve e uno dei due potrebbe essere realizzato già nel 2013. Non c’é bisogno a Napoli di ulteriori inceneritori, la strada è tracciata e stiamo procedendo spediti. Nonostante qualche manina elettorale, andremo avanti speditamente per la nostra strada”.

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Scritto da Fabiana Bianchi
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