In un mondo in cui il coronavirus continua a evolversi, è sorta una nuova variante chiamata BA.2.86. Questa variante sta attirando l’attenzione, ma cos’è esattamente e perché dovrebbe interessarci? Approfondiamo.
Questo post in breve
Che cos’è la BA.2.86?
La BA.2.86 è una nuova variante del SARS-CoV-2, responsabile della pandemia iniziata nel 2020.
Si differenzia per numerose mutazioni, in particolare nella proteina “spike”, rendendola un soggetto di interesse per gli esperti, ma non per questo deve destare preoccupazioni.
I virus solitamente tendono ad evolvere in forme meno letali, in modo tale da garantirsi una maggior diffusione della malattia.
Quanti sono i casi di BA.2.86?
I casi confermati di BA.2.86 sono al momento 6.
Si tratta di una cifra che, pur essendo piccola, è motivo di monitoraggio continuo da parte delle autorità sanitarie.
Dove è stata rilevata la nuova variante?
La BA.2.86 è stata identificata in:
- Regno Unito
- Stati Uniti
- Israele
- Danimarca
La sua presenza in questi paesi rappresenta una distribuzione geografica abbastanza ampia, il che ha richiesto, e richiede tutt’ora, un’attenta osservazione.
Perché non deve destare preoccupazioni?
Nonostante la sua emersione, la BA.2.86 non è motivo di particolare allarme.
Grazie ai livelli di immunizzazione raggiunti e al fatto che le istituzioni sanitarie la tengono sotto controllo, non vi sono segnali di allarme immediati.
I vaccini per Omicron coprono anche la nuova variante?
Questa variante potrebbe ancora essere contrastata dall’immunità ottenuta attraverso vaccini o precedenti infezioni.
Tuttavia, serviranno ulteriori studi per confermare l’efficacia dei vaccini su questa specifica variante. Al momento non ci sono ancora pubblicazioni in merito nella comunità scientifica.
Qual è la differenza tra BA.2.86 e Omicron?
Mentre BA.2.86 e Omicron sono entrambe varianti del coronavirus, sono distinguibili per le loro caratteristiche genetiche e la capacità di causare infezioni trasmettendosi.
Gli esperti stanno ancora studiando le peculiarità di BA.2.86 per comprendere le sue differenze ma c’è un forte focus sulla proteina spike, ovvero la proteina che consente al virus di “penetrare” nelle cellule.
Com’è fatta la proteina spike di BA.2.86?
La proteina “spike” di BA.2.86 è complessa e differisce in almeno 34 punti rispetto alla variante Omicron. Queste differenze potrebbero influenzare come interagisce con le difese immunitarie, rendendo la variante unica, ma allo stesso tempo potrebbero anche non essere significative rispetto alla risposta immunitaria di chi è vaccinato o guarito.
Saranno necessari ulteriori studi in merito, ma è presumibile che chi è vaccinato o guarito ha una maggior possibilità di eludere l’infezione.
Qual è la situazione in Italia? C’è rischio?
In Italia, la situazione legata a BA.2.86 sembra sotto controllo.
Nonostante un leggero aumento dei casi rilevati di COVID, il rischio associato a questa variante appare contenuto. Le autorità sanitarie continuano a monitorare la situazione, pronte a intervenire se necessario.