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Da qualche giorno i Comuni di Sala Consilina, Caggiano, Polla e Atena Lucana (SA) sono stati dichiarati interamente in quarantena con un’ordinanza della Regione Campania, alla quale sono seguiti dei chiarimenti pubblicati oggi.
L’ordinanza che mette in atto la quarantena è del 15 marzo, mentre i chiarimenti sono stati pubblicato il 17 marzo, viste alcune perplessità.
Quarantena dei Comuni di Sala Consilina, Caggiano, Polla e Atena Lucana
Per quanto riguarda l’isolamento di questi comuni, sono previste le seguenti disposizioni:
- divieto di allontanamento per tutti i cittadini
- divieto di accesso nel territorio da chi viene dall’esterno
- sospensione delle attività degli uffici pubblici, eccetto quelli dedicati ai servizi essenziali
- gli operatori sanitari e socio-sanitari possono entrare e uscire dal comune, se impegnati in attività relative all’emergenza. Lo stesso vale per gli esercenti le attività consentite sul territorio. Per tutti, vale l’obbligo di indossare dispositivi di sicurezza
- è consentito il rientro nella propria abitazione, al domicilio o alla residenza
Il mancato rispetto di queste norme, se non costituisce fatto più grave, è punito ai sensi dell’articolo 650 del Codice Penale, con l’arresto fino a 3 mesi o con l’ammenda fino a 206 euro.
Chiarimenti sull’ordinanza: specifiche sugli spostamenti consentiti
In merito, si specifica che sono consentiti solamente gli spostamenti necessari, cioè quelli che servono a svolgere attività riferite a servizi pubblici essenziali e sanitarie e a servizi che consentono la vendita di generi alimentari o di prima necessità. Questi transiti, lo specifichiamo ancora, devono essere limitati a presenze indispensabili allo svolgimento delle attività che abbiamo citato e a quelle di pulizia dei relativi locali.
Inoltre, l’ordinanza chiarisce che sono consentiti gli spostamenti che coinvolgono il personale che si occupa del rifornimento e dell’approvvigionamento necessario a consentire la vendita di generi alimentari e lo svolgimento dei servizi pubblici essenziali e sanitari.
Secondo i decreti emanati dal Governo nei giorni scorsi, sono equiparate alle attività già citate anche quelle che riguardano la produzione o la distribuzione di generi alimentari che rientrano nella filiera della trasformazione agroalimentare.
Naturalmente, si segnala che è sempre necessario ed obbligatorio usare dispositivi di protezione individuale.