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Dopo il nuovo Consiglio dei Ministri è deciso di prorogare le misure che prevedono la chiusura delle scuole e del blocco totale.
A Palazzo Chigi si è conclusa una nuova riunione tra il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e gli altri ministri, quasi tutti collegati in videoconferenza, per decidere sulle proroghe relative ai provvedimenti presi nei decreti precedenti per affrontare l’emergenza Coronavirus.
Ecco di cosa si è discusso.
Prorogata la chiusura di scuole ed attività
I concetti principali sono che è inevitabile che vengano prorogate, oltre il 3 aprile 2020, le chiusure delle scuole e di tante attività aziendali ed individuali d’Italia. Infatti, le misure restrittive, dice il Presidente del Consiglio, stanno funzionando e quando raggiungeremo il picco e il contagio decrescerà non si potrà subito tornare alla vita di tutti i giorni così come la conoscevamo prima.
Di conseguenza, il blocco totale attuale è interamente prorogato.
Per questo non è ragionevole pensare che le restrizioni vengano eliminate da un momento all’altro. Secondo quanto dichiarato, inoltre, sempre dal Presidente del Consiglio, bisogna usare buon senso e tutti dobbiamo essere consapevoli del fatto che le sanzioni penali per chi trasgredisce verranno applicate in maniera severa e che tutte queste restrizioni servono a contenere il contagio e a per metterci quanto prima di vivere una vita normale.
L’importanza della comunità scientifica
Giuseppe Conte ha affermato anche che al momento è determinante il parere della comunità scientifica che, in momenti difficili come questo, può guidare le decisioni politiche ed è per questo che bisogna tenere conto del parere degli esperti e dei medici, sempre attuando misure proporzionali, adeguate, trasparenti ed efficaci.
Come come detto, quindi, sicuramente le scuole resteranno chiuse anche oltre il 3 aprile e certamente nei prossimi giorni sapremo una nuova data di eventuale fine isolamento.
Il Golden Power
Durante la riunione si è parlato anche del cosiddetto Golden Power, cioè il potere che ha lo Stato di bloccare alcuni degli investimenti esteri che attaccano gli assetti industriali del nostro paese che noi consideriamo strategici.
L’ipotesi avanzata è quella di considerare strategiche tutte le aziende quotate alla Borsa di Milano, inclusi istituti finanziari e banche. Per questo si sta studiando un provvedimento che non consente a nessuno di indebolire il potere economico del nostro paese.