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Rinasce il villaggio fluviale del Parco naturalistico di Longola a Poggiomarino, un'area di 3500 anni con milioni di reperti.
È stato inaugurato il Parco Archeologico Naturalistico di Longola, realizzato nell’area del Comune di Poggiomarino, in provincia di Napoli, frequentato dall’età del Bronzo (XV sec. a.C.) fino al VI sec. a. C.
La scoperta di Longola rappresenta un tassello fondamentale per la ricostruzione delle nostre origini e dei primi insediamenti umani nella Valle del Sarno precedenti alla nascita di Pompei.
Longola viene definita come la piccola Venezia della protostoria, poiché sorge in un ambiente umido, su isolotti artificiali circondati da un sistema di canali di varie dimensioni che permettevano gli spostamenti interni ed esterni.
La visita al Parco di Longola
Nel Parco i visitatori potranno ammirare circa un milione di reperti, fra cui le tre eccezionali imbarcazioni monossili, la riproduzione degli isolotti a destinazione abitativa, delimitato da palizzate, e un quartiere artigianale, in cui si lavorava il bronzo e l'ambra.
Sull’isolotto ad uso residenziale sono state ricostruite le capanne di Longola, realizzate in materiale deperibile, di forma rettangolare o absidata, con tetto a doppio spiovente con ingresso sul lato lungo o breve, e uno spazio interno diviso in due navate o in più vani, con un focolare al centro dell’ambiente principale.
Inoltre, la vasta struttura comprende un infopoint, una postazione dedicata al birdwatching e altri edifici all’aperto che ospiteranno attività didattiche e laboratori.
È previsto anche un percorso olfattivo e cromatico, con la realizzazione di una serra e di orti didattici e sarà possibile fare una passeggiata naturalistica lungo il fiume Sarno, a cui sono state aggiunte un’area pic-nic e un’area giochi per i bambini.
Un importante ritrovamento archeologico che verrà valorizzato turisticamente e scientificamente per gli studi storici, archeobotanici e archeozoologici.