Fritture: secondo lo studio della Federico II non fanno male

Pubblicato 
sabato, 24/11/2012
Di
Ugo Marseglia

Una serie di esperimenti condotti nel campo della gastronomia molecolare dalla Facoltà di Agraria della Federico II di Napoli hanno portato al risultato che “Le fritture non fanno male, tanto meno le patatine fritte!”. Una notizia che farà la felicità di tutti ( a chi non piacciono le patatine fritte?).

Il professor Vincenzo Fogliano ha voluto precisare che: “Le fritture fanno male? Ma quando mai! Basta friggere in modo corretto e una patata fritta o una montanara diventano prodotti nutrizionalmente ottimi!”.

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Lo studio condotto dalla Facoltà di Agraria ha dimostrato che se alcune verdure come melanzane e zucchine possono assorbire durante la frittura fino al 30% di olio, altri alimenti come le patate e le pizzette fritte invece ne assorbono molto di meno, all'incirca il 5%. Ciò dipende dal contenuto di amido di questi alimenti, soprattutto delle patate, che crea una sorta di protezione e limita l'assimilazione dell'olio.

L'importanza di questo studio sta nel fatto che le patate fritte non faranno più parte della categoria dei junkie food, ossia il cibo spazzatura, ma entreranno a pieni voti nella lista dei cibi equilibrati.

La Scuola di Cucina Dolce&Salato di Maddaloni, con l'ausilio di  grandi esperti del mondo gastronomico e con lo chef Giuseppe Daddio, hanno testato quanto teorizzato sulle fritture dall'università napoletana ed hanno dimostrato che tutto ciò è vero anche ai fornelli.

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