Ricetta Scazzuoppoli, ingredienti, passaggi e consigli – Rubrica

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La ricetta degli scazzuoppoli napoletani, noti anche come “angiulilli”, piccoli gnocchetti di pasta fritti tutti da gustare!

Prodotto tipico della tradizione napoletana, gli Scazzuoppoli, chiamati anche Angiulilli, sono dei piccoli gnocchetti di pasta da pizza lievitata, fritti e serviti come meglio lo si preferisce.

A Napoli, nelle pizzerie con una storia più antica, questi tipici ritagli di pizza li troviamo serviti come antipasto con una fresca insalata di pomodorini e rucola. Per il fine pasto dei commensali più golosi, vengono serviti con una colata di cioccolata calda.

È, però, arrivata l’ora di imparare  a farli anche in casa! Quindi vi proponiamo la seguente ricetta.

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Ingredienti

  • 500 gr farina 00
  • acqua  tiepida Q.b.
  • 1 cubetto di lievito
  • un pizzico di sale
  • 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
  • Olio di semi per friggere q.b.

Per guarnire

  • Scaglie di parmigiano q.b.
  • 6 pomodorini
  • un mazzetto di rucola
  • sale, pepe e olio evo Q.b.

Prepariamo l’impasto

Bisognerà impastare la farina con una tazza di acqua tiepida, in cui avremo sciolto il lievito, e l’olio.  Impastiamo bene fino a creare una palla di pasta omogenea e, se è il caso, potremo aggiungere altra acqua. Mettiamo a lievitare per almeno 1 ora e mezza.

Formiamo gli gnocchetti

Dopo che sarà lievitata, reimpastiamo la palla di pasta e aggiungiamo anche il sale. Dopo aver fatto riposare il tutto ancora per altri 10 minuti, ricaviamo dalla pasta tanti salamini da cui ricaveremo degli gnocchetti grandi quanto una noce. Nelle pizzerie sono soliti pizzicare la pasta ed immergerla subito nell’olio bollente senza preoccuparsi troppo della forma o della grandezza.

Friggiamo

Friggiamo in olio bollente gli scazzuoppoli, possibilmente in una pentola dai bordi stretti e fondo alto, e scoliamoli dall’olio in eccesso su della carta da cucina. Serviamo con l’insalatina di pomodori, la rucola ed il parmigiano o sbizzarriamoci a condirli come meglio preferiamo.

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Scritto da Nadia Portoghese
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