La pizza napoletana candidata Unesco come Patrimonio Immateriale dell'Umanità

La pizza napoletana è ufficialmente candidata come Patrimonio Immateriale Unesco!

La miglior rappresentante dell’Italia nel mondo non può che essere la pizza napoletana, scelta come candidata ufficiale nella Lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco, per il ciclo 2015/2016.

La prestigiosa proposta è arrivata in seguito alla raccolta firme organizzata da Coldiretti, dall’Associazione Pizzaioli Napoletani e dalla Fondazione capeggiata da Alfonso Pecoraro Scanio, i quali sono riusciti a raccogliere oltre 300mila adesioni.

Oltre ad essere un vanto italiano e soprattutto napoletano, l’Arte dei Pizzaiuoli Napoltani” rappresenta “una decisione rilevante anche per contrastare quei fenomeni di imitazione di questa antica arte italiana e rilanciare le tecniche tradizionali di produzione, tramandate di generazione in generazione” come dichiarato dal Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina.

In occasione dell’Expo 2015, la candidatura rappresenta un importante mezzo per rilanciare l’immagine del paese e per riconoscere l’enorme patrimonio di eccellenze e tesori custoditi. L’intera documentazione, dunque, sarà consegnata, presso la sede Unesco, il prossimo 30 marzo 2015, giorno in cui prenderà il via un complesso percorso di contrattato internazionale che coinvolgerà 163 Stati e che durerà fino a novembre 2016.

Un lungo iter, questo, guidato per l’Italia dal prof. Pier Luigi Petrillo ed alla cui conclusione si saprà se la pizza partenopea sarà ufficialmente riconosciuta come patrimonio dell’umanità. Ma la sua bontà ed il suo prestigio lasciano presagire risultati più che positivi.

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Scritto da Bruna Di Matteo
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