I Menecmi di Tato Russo al Delle Palme [Recensione]

La Commedia degli equivoci magistralmente interpretata da Tato Russo, che mette in scena i Menecmi al Teatro Delle Palme di Napoli

Non si è smentito Tato Russo e ieri 12 marzo 2015, alla prima del suo capolavoro indiscusso, I Menecmi, ha nuovamente regalato al pubblico del Delle Palme di Napoli una magistrale interpretazione ed una commedia che nemmeno per un secondo ha annoiato o infastidito.

L’artista napoletano porta in giro nei teatri italiani i suoi “Gemelli Napoletani” da almeno venticinque anni, collezionando ben oltre 600 repliche, tutte di grande successo, nonostante il trascorrere degli anni si faccia sentire. Tato Russo, però, riesce sempre a regalarci un’ottima prova da attore, anche grazie al supporto della sua compagnia di artisti all’altezza di ogni ruolo interpretato.

I Menecmi prendono spunto dalla commedia di Plauto, “Menecmo”, ma percorrono una loro strada personale grazie alla rielaborazione tutta napoletana di Tato Russo, che riesce a riscrivere la storia in maniera originale pur lasciandone inalterati certi aspetti peculiari. La narrazione è incentrata sulle vicende di due fratelli gemelli, identici in tutto, persino nel nome che dopo anni di separazione, a causa della scomparsa di uno dei due, si ritrovano nella stessa città all’insaputa l’uno dell’altro. Da questo espediente scaturisce una serie infinita di equivoci, ambiguità, incomprensioni, fraintendimenti ed errori che sfociano in situazioni esilaranti capaci di far divertire il pubblico dall’inizio alla fine.

Tato Russo interpreta i Menecmi di Plauto

Lo spettacolo è ambientato in un’antica Neapolis, a tratti quasi moderna, ricreata sul palco dalla scenografia di Tony Di Ronza che riproduce uno stralcio di strada con in primo piano due tipiche abitazioni romane e sullo sfondo parti di statue e colonne spezzate, simbolo di una città ormai decadente che si muove tra rovine ed antiche glorie.

In quest’ambientazione si svolgono tutte le scene, dominate dalla maestria e dall’istrionismo con cui Tato Russo riesce ad interpretare entrambi i protagonisti, i due Menecmi che non si vedono da 30 anni, riuscendo in una perfetta opera di trasformismo e destreggiandosi alla perfezione tra i caratteri opposti dei due gemelli. Uno colto e raffinato, l’altro volgare, provinciale e truffatore, hanno due personalità completamente opposte che Tato Russo mette in luce semplicemente cambiando mantello.

Il Menecmo dalla veste stracciata incontrerà continuamente amici e familiari del Menecmo dal mantello raffinato, dando vita a quella Commedia dell’Arte e degli Equivoci di cui Plauto era un maestro. Le spalle di Russo, il servo parassita Spazzola e lo schiavo tonto Messenione, interpretati da Massimo Sorrentino e Rino Di Martino, conferiscono un ritmo ancora più comico alla narrazione, non riuscendo mai a distinguere i propri padroni e generando una catena di problemi e doppi sensi che coinvolgeranno anche la moglie e l’amante del Menecmo più raffinato.

L’istrionismo di Tato Russo condurrà ad un finale esilarante, in cui gli enigmi saranno svelati con diversi colpi di scena, ed in cui la commedia riprende ancora una volta i temi del classicismo, ricorrendo ad un metateatro in cui la finzione viene svelata stesso sul palco.

Uno spettacolo da non perdere, ricco di gag comiche e portato vanti da ottimi attori. In scena al Teatro Delle Palme di Napoli fino al 15 marzo 2015.

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Scritto da Fabiana Bianchi
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