Il Museo di Anatomia di Napoli riapre al pubblico: è tra i più antichi e completi al mondo

Il Museo di Anatomia a Napoli riapre

Il Museo di Anatomia della Seconda Università di Napoli riapre le porte al pubblico dopo più di 30 anni!

Dopo più di trent’anni riaprirà a Napoli il Museo di Anatomia della Seconda Università, tra i più antichi musei del genere al mondo.

Il Museo Anatomico, questo il nome preciso, è stato chiuso dal 1980, anno del terremoto, ma finalmente riaprirà le sue porte al pubblico dal 14 marzo 2016.
In quel giorno si terrà l’inaugurazione nell’Aula Antonelli della Seconda Università, cioè nel Complesso di Santa Patrizia, al primo piano di via Luciano Armanni 5, proprio dove si trova il museo. Nello stesso giorni so svolgerà anche l’incontro “Museo Anatomico Testimone di Napoli dal Mito alla Scienza“, il cui tema principale sarà l’iter che ha portato a sfatare le teorie pre-galileiane dal XVI al XIX secolo.

Fino ad oggi il museo è restato aperto solamente per gli addetti ai lavori, ma d’ora in poi sarà accessibile a tutti per due giorni alla settimana.

Le collezioni del Museo Anatomico

Si potranno visitare, così, le collezioni di preparati anatomici ed i crani provenienti dagli scavi di Pompei e Cuma, oltre alle “teste della Vicaria”. Sono teschi che rimasero appesi per almeno 30 anni in gabbie fuori Castel Capuano che portano ancora i segni del prof. Miraglia che, seguendo lo schema del Lombroso, aveva tracciato le aree cerebrali.

Sono osservabili anche i bisturi di epoca romana, 153 feti conservati in formalina o alcool; le pietrificazioni di Efisio Marini (uno scienziato che ideò un metodo particolare di mummificazione di parti organiche senza mai s velare il suo segreto; le calcinazioni di Giuseppe Albini in alternativa al seppellimento dei cadaveri durante le epidemie.

Un pezzo molto particolare è un tavolino formato da un misto di sangue, cervello, fegato, bile e polmoni con sopra la mano di una donna. Ancora antichi libri, attrezzature d’epoca e molti altri oggetti di enorme valore storico e scientifico.

In città hanno aperto anche il Museo delle Torture ed il Cartastorie.

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Scritto da Fabiana Bianchi
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