Father and Son con Claudio Bisio al Teatro Bellini. Padre e figlio, ovvero due generazioni a confronto [Recensione spettacolo]

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Claudio Bisio interpreta un monologo ironico ed amaro sul complicato rapporto tra padre e figlio. Una profonda riflessione sul nostro tempo “inceppato” e sul nostro futuro

Un padre e suo figlio a confronto. O, meglio, un padre si abbandona ad una lunga confessione sulle sue incertezze e perplessità, sulle cattive e strane abitudini di un figlio che in scena non compare mai, ma è continuamente evocato dalle parole di chi tenta un dialogo con una generazione con la quale è diventato quasi impossibile creare un legame.

Father and Son rappresenta il ritorno a teatro di Claudio Bisio che, per questo spettacolo diretto da Giorgio Gallione, interpreta alcuni brani dei libri Gli Sdraiati e Breviario Comico di Michele Serra, ai quali l’intera piéce è ispirata.

Claudio Bisio ha accompagnato il pubblico del Teatro Bellini di Napoli, nella prima serata di ieri 27 gennaio 2015, per circa un’ora e mezza, in un delicato, ironico, ma a tratti anche triste e disperato, viaggio nel complesso ed “inceppato” rapporto tra padre e figlio ai nostri giorni. E che, simbolicamente, esprime sempre di più la lontananza tra due generazioni che non riescono più a confrontarsi sulle stesse tematiche e sugli stessi interessi.

Come si fa a convincere un adolescente prossimo alla maturità che una passeggiata in montagna con suo padre respirando aria pura ed ammirando splendidi paesaggi è più “poetica” e “profonda” di una partita alla Play Station, della musica che “martella” le orecchie attraverso l’iPod, di una fila di ore per entrare nel negozio che vende felpe all’ultima moda provenienti dai venerati Stati Uniti? Il ritratto di un figlio che, come tutti i figli, preferisce ormai nascondersi nelle proprie felpe, sprofondare nei propri divani, circondati e protetti dalle loro protesi tecnologiche, rifiutando o disprezzando il confronto.

Lo spettacolo Father and Son con Claudio Bisio al Teatro Bellini di Napoli

Come si fa ad insegnare ai propri figli i valori sani di un tempo, che possono forse trovare ancora posto al giorno d’oggi, in una società spietata e cinica che obbliga sempre più i giovani ad essere “al passo coi tempi” utilizzando oggetti tecnologici sempre più costosi che non fanno altro che renderli lobotomizzati e privi di coscienza e curiosità di esplorare il mondo?

E’ la drammatica domanda che emerge dai bizzarri, divertenti, ma anche amari racconti di un padre che tenta, alternando toni scherzosi e più seri, di parlare ad un figlio che resta muto e invisibile per tutta la durata dello spettacolo. A materializzare la sua presenza le musiche e le melodie provenienti da un violino e da una chitarra costantemente in scena.

Annoto con zelo scientifico, e nessun ricamo letterario: sei sdraiato sul divano, immerso in un accrocco spiegazzato di cuscini e briciole, il computer acceso appoggiato sulla pancia. Con la mano destra digiti qualcosa sull’iPhone. La sinistra regge con due dita un lacero testo di chimica. Tra lo schienale e i cuscini vedo l’avanzo di uno dei tuoi alimenti preferiti: un wurstel crudo. La televisione è accesa, a volume altissimo, su una serie americana nella quale due fratelli obesi, con un lessico rudimentale, spiegano come si bonifica una villetta dai ratti. Alle orecchie hai le cuffiette collegate all’iPod: è possibile, dunque, che tu stia anche ascoltando musica. Non essendo quadrumane, purtroppo non sei ancora in grado di utilizzare i piedi per altre connessioni; ma si capisce che le tue enormi estremità, abbandonate sul bracciolo, sono un evidente banco di prova per un tuo coetaneo californiano che troverà il modo di trasformare i tuoi alluci in antenne, diventando lui miliardario, e tu uno dei suoi milioni di cavie solventi… Ti guardo, stupefatto. Tu mi guardi, stupefatto della mia stupefazione, e commenti: “E’ l’evoluzione della specie”. Penso che tu abbia ragione. Ma di quale specie, al momento, non ci è dato sapere.

Father and Son è uno spettacolo da non perdere perché, tra i sorrisi strappati agli spettatori e le amare prese di coscienza, chiunque riesce a riconoscersi nelle parole di un padre dedicate ad un figlio. Anche coloro che figli ancora non ne hanno, ma non hanno alcun dubbio sulle dinamiche che questo rapporto inevitabilmente prevederà.

Per conoscere date, orari e prezzi dello spettacolo, consultare il nostro articolo su Father and Son

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Scritto da Valentina D'Andrea
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