Napoli: il Bike Sharing arriva ad aprile con le prime ciclostazioni

Anche a Napoli arriva il bike sharing, il noto sistema di trasporto alternativo che prevede l’utilizzo di ciclostazioni situate in posti strategici per il cittadino. Le prime verranno installate ad aprile sul Lungomare, ma si progetta di crearne 44 e di arrivare almeno a 350 biciclette.

Come funziona il sistema? Un cittadino avrà la possibilità di prendere una bicicletta da una ciclostazione, usarla per fare un giretto o ciò che più gli aggrada, e riporla in un’altra ciclostazione presente in città. Queste saranno collocate nei pressi di stazioni della metropolitana e di parcheggi per auto, di modo che vi si potrà giungere più facilmente. Il tutto sarà possibile grazie ad una tessera o ad uno smartphone ed i primi 30 minuti saranno gratuiti.

bike sharing a napoli

Tutto ciò sarà a costo zero per il Comune. Infatti i progetti sono 3 e sono finanziati dai Ministeri per l’ambiente, l’università e la ricerca scientifica e dalla provincia, ora uniti nel progetto di “smart cities”. Le postazioni, inoltre, saranno collocate anche presso i principali luoghi di attrazione ed interesse, quali musei, spazi per eventi, Università, la Stazione Marittima.

Il bando Miur per la costruzione delle ciclostazioni è stato vinto dall’Associazione Cleanap che è riouscita ad ottenere fondi dal ministero, dalla Unione Europea. Parte del finanziamento arriverà anche tramite il crowdfunding, cioè attraverso collette online.

Il vicesindaco Sodano ah parlato di “sistema integrato di trasporti” ed ha sottolineato l’attenzione prestata a ciclisti e pedoni dato che  “questo progetto è molto importante perché mette insieme Provincia, Ministeri, finanziamenti che siamo riusciti ad attivare, ed associazionismo, con Cleanap, che nel giro di pochi mesi finalmente doterà Napoli di un sistema di cui usufruiranno decine di migliaia di cittadini, oltre ai turisti, come avviene in molte città europee“.

L’Assessore alla Mobilità, Anna Donati, ha dichiarato che tutti i soggetti interessati sono stati invitati a definire insieme i luoghi più adatti in cui piazzare le ciclostazioni per offrire il migliore servizio possibile ai cittadini.

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Scritto da Fabiana Bianchi
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